“Caso” costituzione Fondazione OMCeO Siciliani
Resoconto Assemblea generale degli iscritti OMCeO provinciale di Catania e considerazioni relative alla proposta di Bilancio di previsione 2017.
Cari Colleghi,
in data 29 gennaio 2017, presso la sede dell’Ordine dei Medici di Catania, si è tenuta una poco partecipata assemblea degli iscritti dell’OMCEO Provinciale di Catania con il seguente Ordine del Giorno: Relazione del Presidente, Relazione del Tesoriere, Relazione dei Revisori dei Conti e Bilancio di Previsione 2017.
Nel corso dell’assemblea alcuni iscritti sono intervenuti in più momenti per esprimere le loro considerazioni nel merito di alcune iniziative assunte dall’OMCEO Provinciale di Catania tali da avere potenziali significative ripercussioni di carattere istituzionale, segnatamente sull’immagine di quella che dovrebbe essere la casa di tutti i medici ed odontoiatri catanesi, nonché di carattere economico, con riferimento alle poste proposte in bilancio di previsione.
Sulla relazione del Tesoriere, relativamente all’acquisto dell’immobile per la realizzazione del progetto “Casa del Medico”, si è voluto rimarcare, principalmente, l’esoso stanziamento che l’Ente, e quindi gli iscritti, andranno a sostenere per i prossimi 25 anni, ponendo, altresì, il dubbio che si sia proceduto all’acquisto di una sede sovradimensionata rispetto alle reali esigenze degli iscritti, in un epoca in cui, tra l’altro, gli operatori sanitari sono sempre più impegnati ed hanno sempre meno tempo per frequentare corsi residenziali e/o iniziative di aggiornamento.
Altresì, si è posta l’attenzione su alcune voci di spesa, che a parere dei sottoscritti andrebbero soppresse o quantomeno rivisitate, quali:
· Spese per la comunicazione e l’immagine della categoria a favore di un innovativo progetto di comunicazione pari ad € 50.000,00.
· Spese per attività di collaborazione e consulenza a di professionisti pari ad oltre € 90.000,00.
· Consulenza informatica a sito internet pari ad € 40.000,00.
· Spese per la formazione professionale degli iscritti pari ad € 70.000
In merito alla formazione professionale e continua degli iscritti è stato evidenziato, in particolare, come già altri organi, quali la FNOMCeO, eroghino corsi ECM, in forma di FAD, di facile accessibilità e, soprattutto, gratuiti.
Inoltre, sulla relazione del Presidente è stato rilevato e contestato come, con riferimento alla costituzione di una Fondazione degli OMCeO siciliani si sia proceduto senza una preliminare condivisione dell’iniziativa con l’Assemblea degli iscritti, relegata, nei fatti, a “subire” tale iniziativa, decisa da pochi, già tradottasi in atti formali (sembra che la fondazione sia stata costituita il 22/11/2016) prima della riunione assembleare. Certamente, opportunità avrebbe voluto che si soprassedesse di qualche settimana rispetto a tale decisione, in modo da poterla demandare agli iscritti in sede di Assemblea. Di per sé, infatti, costituire una Fondazione, al di là delle finalità che essa si prefigge, rappresenta una decisione importante che, a nostro avviso, avrebbe dovuto essere oggetto di adeguata informazione e di ampio e partecipato confronto nel corso di un’Assemblea straordinaria degli iscritti OMCeO con uno specifico punto all’OdG sul tema. Né si comprende il perché ci sia stata tale fretta e tale fuga in avanti, laddove sarebbero bastati un paio di mesi per riportare la questione in sede collegiale.
Ed ancora, sempre in tema di costituzione della Fondazione degli OMCeO Siciliani, sono state espresse alcune brevi considerazioni sia nel merito dell’iniziativa, che sul metodo con il quale è stata gestita questa vicenda. Infatti, a tale Fondazione degli OMCeO siciliani sarebbero demandate (e quindi esternalizzate) numerose delle competenze oggi poste in capo alle istituzioni ordinistiche, che verrebbero quindi svuotate di molte delle loro prerogative, quali ad esempio la formazione professionale degli iscritti. Per di più, il Consiglio di Amministrazione (CdA) che gestisce la Fondazione, è composto in maggioranza dagli attuali Presidenti degli OMCeO, non nella loro qualità, ma come persone fisiche e fondatori. Ne discende che, numeri alla mano, la maggioranza nel CdA della predetta Fondazione, rimarrà in capo, sino a sopraggiunti impedimenti, a delle persone fisiche, iscritte agli OMCeO siciliani, soltanto incidentalmente Presidenti OMCeO, ma che, in qualità di fondatori, manterrebbero le prerogative di gestire la Fondazione anche perduto lo status di Presidente OMCeO, ovvero sino a sopravvenuta mancanza dei fondatori. Sebbene il Presidente abbia concordato sulla non opportunità di tale disegno della governance della Fondazione, arrivando a ipotizzare una sua dimissione dalla stessa in caso di futura perdita dello status di Presidente, tale posizione non è stata ritenuta soddisfacente dagli iscritti in questione. Infatti, non solo è stato creato un soggetto di diritto privato, esterno all’Ordine, che utilizzerà il nome degli OMCeO siciliani senza la possibilità per gli iscritti di poterne “controllare” le determinazioni e le azioni, ma l’OMCeO sta anche avendo un grave danno di immagine per tale iniziativa, difficilmente sanabile in assenza di chiari segnali di discontinuità. Infatti, risulterebbe che, del progetto di Fondazione OMCeO Sicilia, se ne sarebbe stata data pubblica notizia a Catania, alcune settimane prima, in occasione di un incontro tenutosi a Catania, a sostegno della campagna referendaria costituzionale, cui hanno partecipato numerose autorità politiche nazionali e regionali, oltre che i Presidenti degli OMCeO siciliani. Tale modus operandi si presta ad essere fortemente criticato, poiché si ritiene che nel quadro dell’azione di indirizzo e di coordinamento, ai quali sono chiamati gli Ordini Professionali, non rientrino le attività di sostegno a campagne elettorali referendarie o, meno che mai, pubbliche espressioni di consenso a favore di politici o parti politiche.
Sulla base di tali considerazioni, una minoranza degli iscritti, preso atto di non aver ricevuto risposte soddisfacenti nel merito delle criticità sollevate, ha espresso il voto contrario all’approvazione della proposta del bilancio di previsione 2017. Ad ogni modo, per quanto il Bilancio sia stato approvato a maggioranza dei presenti, dovrebbe essere oggetto di profonda riflessione, tanto per il Presidente che per l’OMCeO tutto, l’evidenza di una scarsissima presenza di iscritti (circa una trentina in totale a fronte di una platea di circa 10mila), la qualcosa potrebbe essere interpretata come un segnale di crescente disaffezione nei confronti dell’operato del Consiglio Direttivo pro tempore.
In questo contesto, sono allo studio eventuali iniziative comuni agli iscritti ad altri OMCeO provinciali, finalizzate a correggere il tiro in riferimento alle iniziative ed alle modalità adottate al fine di costituire la predetta Fondazione degli OMCeO Siciliani.