AIM su Emendamenti Legge di Stabilità 2017
AIM su Emendamenti Legge di Stabilità 2017: Apprezzamento per gli emendamenti a firma Crimì, Berretta, Piccione, su sblocco assunzione precari storici della sanità, su istituzione Scuola di specializzazione di Medicina Generale e Cure Primarie, su semplificazione del concorso nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione di medicina e su adozione della Laurea Abilitante in Medicina e Chirurgia. L’AIM offre pieno appoggio a tali iniziative assunte in sede legislativa, che, laddove portate a buon fine, recepirebbero le istanze del Comitato “generazione precari della sanità”, consentendo la stabilizzazione dei profili sanitari vincitori o idonei di concorsi a tempo indeterminato, nonché le storiche richieste e proposte avanzate dai Giovani Medici (SIGM) e dal Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi (CNAS) e condivise e fatte proprie dall’AIM, colmando il gap esistente tra Italia ed Europa in tema di formazione post-lauream.
Di grande impatto, inoltre, l’istituzione della Scuola di Medicina Generale e Cure Primarie, quale naturale evoluzione della Scuola di specializzazione di Medicina delle Comunità e Cure Primarie e delle esperienze dei corsi regionali di formazione specifica di medicina generale. Registriamo con piacere la convergenza su questo tema anche delle associazioni professionali e delle società scientifiche di categoria.
L’Associazione Italiana Medici (AIM) esprime apprezzamento per i contenuti di alcuni emendamenti presentati in sede di definizione della Legge di Stabilità 2017, presentati in Commissione Bilancio, a firma dell’On. Filippo Crimì ed altri, con riferimento a delle tematiche di impatto strategico per la sanità italiana.
Il primo emendamento (a firma CRIMÌ, BERRETTA, PICCIONE) consentirebbe alle Regioni in Piano di Rientro di procedere allo sblocco delle assunzioni dei precari storici della sanità, rimuovendo le limitazioni introdotte dalla precedente Legge di Stabilità 2016, e preservando i diritti acquisiti dai medici e non medici vincitori o risultati idonei nei concorsi a tempo indeterminato, le cui graduatorie sono prossime alla scadenza il 31/12/2016. Tale sblocco, peraltro isorisorse, in quanto previsto nel rispetto della cornice finanziaria (tetti di spesa), consentirebbe a cascata di poter avviare la stagione dei nuovi concorsi a seguito della rimodulazione delle rete assistenziali, ai sensi del Decreto del Ministro della Salute del 2 aprile 2015, n. 70, da parte delle Regioni in Piano di Rientro in atto inadempienti. Laddove questo emendamento andasse a buon fine, verrebbe recepita la prima parte delle istanze del Comitato “generazione precari della sanità”, che ha preso le mosse in Sicilia e che è stato al centro nelle ultime settimane di importanti iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Su tale emendamento, l’AIM ha registrato il sostegno da parte del Governo ed, in particolare, del Sottosegretario Faraone, il quale, nelle ultime settimane ha dato segnali di diretto interessamento sulla condizione dei precari storici della sanità, e che, nelle ultime ore, ha fatto sapere di essere fiducioso sulla risoluzione di tale vertenza in sede tecnica, di concerto col Ministero dell’Economia e Finanza, il che consentirebbe tempi molto più rapidi di procedere con le stabilizzazioni.
Di grandissimo impatto, inoltre, è il secondo emendamento (a firma FILIPPO CRIMÌ, FEDERICO GELLI, MANUELA GHIZZONI, GIUDITTA PINI, PAOLO COVA, STELLA BIANCHI, MARGHERITA MIOTTO) che mira ad istituire la Scuola di specializzazione di Medicina Generale e Cure Primarie, quale naturale evoluzione della Scuola di specializzazione universitaria di Medicina delle Comunità e Cure Primarie e delle esperienze dei corsi regionali di formazione specifica di medicina generale, creando una piena osmosi tra università e territorio. Inoltre, quanti accederanno a tale scuola di specializzazione saranno parimenti titolari di un contratto di formazione e beneficeranno di maggiore remunerazione rispetto alle vecchie borse, ma anche dei diritti correlati. Il medesimo emendamento, inoltre, disporrebbe l’adozione di una graduatoria unica nazionale per l’accesso a tutte le scuole di specializzazione universitarie, ivi inclusa la Scuola di specializzazione di Medicina Generale e Cure Primarie, ponendo dunque le basi per semplificazione del concorso nazionale e per correggere tutte le criticità che si sono registrate nelle precedenti edizioni delle selezioni. Inoltre, verrebbero garantiti ai medici di medicina generale adeguati riconoscimenti ai fini della docenza nelle scuole, oltre che per espletare la funzione di tutor degli specializzandi. In ultimo, verrebbero potenziate le attuali competenze degli Osservatori della formazione specialistica ai fini dell’accreditamento delle scuole di specializzazione, ricomprendendo anche le istituende Scuole di specializzazione di Medicina Generale e Cure Primarie e le Scuole di area sanitaria non medica. A tal fine, verrebbe riconosciuta la rappresentanza in tali organi tanto ai medici di medicina generale quanto ai profili non medici.
Un terzo emendamento (a firma FILIPPO CRIMÌ, MARIA COSCIA, MANUELA GHIZZONI, FEDERICO GELLI, STELLA BIANCHI, PAOLO COVA, MARGHERITA MIOTTO), infine, prevede l’adozione della laurea abilitante in medicina e chirurgia,innovazione che consentirebbe di recuperare nel corso di laurea in medicina e chirurgia l’attuale tirocinio post-lauream e, quindi, di eliminare i tempi morti tra laurea ed inizio dell’esercizio della Professione medica, con grande beneficio per i neolaureati.
Trattasi, queste ultime, di storiche richieste e proposte avanzate dai Giovani Medici (SIGM) e dal Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi (CNAS) e condivise e fatte proprie dall’AIM, il cui recepimento colmerebbe il gap esistente tra Italia ed Europa in tema di formazione post-lauream.
Sull’istituzione della Scuola di specializzazione di Medicina Generale e Cure Primarie, inoltre, l’AIM registra con piacere le prime convergenze delle associazioni professionali e delle società scientifiche di categoria, e si rende disponibile al confronto in ogni sede. Di contro, si stigmatizzano alcuni tentativi di contrasto preventivo (ovvero senza aver preso visione del testo dell’emendamento in quanto non ancora presentato al momento della presa di posizione), ad opera di alcuni Ordini, nei confronti dell’iniziativa parlamentare di evoluzione dei corsi regionali di formazione specifica di medicina generale in specializzazione, in linea con gli standard di qualità Europei. Si spera che tali posizioni non siano dettate da interessi localistici.
In attesa di conoscere l’esito sull’ammissibilità dei citati emendamenti, riservandosi di proporre eventuali richieste di revisione in sede di rimodulazione dei medesimi da parte del Governo e del Relatore, l’AIM coglie l’occasione per ringraziare tutti i sottoscrittori degli emendamenti per aver recepito le proprie istanze.